Uscì all’aperto, respirando intensamente, attraversando due
ali di uomini che al suo passaggio fecero il saluto di rito. Si riconobbe come
Capitano allora. Ricordava.
I sensi intorpiditi si risvegliavano, lo sguardo riprese la
freddezza di ghiaccio.
“ Ne usciremo” , mormorò a se stesso.
“ Sarà così” aggiunse il vecchio che stava un passo dietro
di lui, un’ombra inquietante.
Lord Aymeric si voltò. La voce del vecchio, il suo sguardo
remoto, improvvisamente gli portarono
alla memoria un avvenimento confuso, qualcosa che ricordava come una nebbia
distante prima del Sonno.
Ma i pensieri della
battaglia imminente lo riportarono a fissare lo sguardo sulla bandiera che
l’Ammiraglia degli Invasori batteva, una Chimera nera a due teste in campo rosso.
In quel momento capì chi era a bordo. E capì che se voleva
tornare da “ Lei “ , avrebbe dovuto fare prigionieri eccellenti da usare come
merce di scambio.
L’Accordo con la “ Sovrana Assoluta” era stato chiaro : “
Lei “ sarebbe tornata indietro solo se Lord Aymeric avesse risolto l’enigma e
reso alla “Sovrana” ciò che gli Invasori le avevano carpito a tradimento.
Le navi nemiche cominciarono ad avvicinarsi stringendo il
cerchio. Il silenzio era assoluto, sembrava che scivolassero a pelo d’acqua con movimenti irreali nella foschia
densa.
Lord Aymeric girava
lo sguardo intorno per verificare che tutti gli uomini fossero pronti e armati
quando echeggiò il primo colpo di cannone. Quasi nello stesso momento , come
emerse dal mare e dal nulla, le agili
caravelle si trovarono affiancate alla
Nave e con rapidi balzi gli Invasori piombarono sul ponte e sugli uomini.
Al di là di ogni previsione la battaglia divenne un corpo a
corpo.
“ Che sia Sangue! “ urlò il Capitano richiamando gli uomini.
#nessunoenessuno
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