Leontine, dopo essersi trovata in gravi difficoltà economiche ed aver intrapreso una "carriera" da artista/intrattenitrice in un locale per soli uomini grazie ad un incontro fortuito, conquista l'interesse del proprietario, il quale ne intuisce le potenzialità e ne rimane sconvolto e sorpreso dopo un'esibizione che porta al delirio il pubblico. Monsieur la invita per cenare, ma l'invito assume risvolti inaspettati...
Monsieur Lalique tornò a bussare alla porta con impazienza. Leontine si affretto a dare gli ultimi colpi di spazzola ai capelli e, considerando il viso struccato, si disse tra se e se che poteva andar bene anche così per quella sera, in fondo il lavoro lo aveva avuto, o almeno ci aveva messo sopra una buona ipoteca. Poteva rilassarsi. Andò ad aprire e trovò Lalique che le fece cenno di seguirla. la condusse giù per una scaletta ripida che terminava in un angusto pianerottolo su cui si apriva una porta di quercia scurissima, sporca, con una scritta : “ Direttore ” , sbilenca e incisa nel legno, dove c’erano ancora residui di lacca rossa, ”..lacca rossa..”, pensò Leontine.
Correre, correre e sempre correre.Questo accade Oggi, su sette giorni non facciamo altro che correre, Domenica compresa. Sì, avete letto bene, anche la Domenica. Stamattina, il mio primo pensiero è stato movimento. Mi sentivo preso dal ritmo sfrenato di una lunga ed estenuante settimana lavorativa: energia cinetica che non si riesce a contenere. Strano vero? Eppure non ho badato che fosse il giorno cui tutti, o quasi, ambiscono per godersi il meritato riposo, restando fermi a guardare cosa accade nel mondo. Senza pensarci troppo, ho indossato la mia logora tenuta da runner sfidando il freddo mattutino e iniziando a correre. Il vasto lungomare, ai primi bagliori dell'alba, è sempre silenzioso, intimo, sembrava quasi volesse sussurrarmi:"Ti prego, va piano.Non appesantire il passo su di Me". Andavo piano,rispettando la Sua volontà, non spingendo, ma allo stesso tempo mi sentivo leggero, non sentendo fatica e nemmeno il freddo. "Corro, corro assecondando il volere del mio corpo." mi son detto, mentre il sudore avvolgeva la mia pelle, creando una pellicola invisibile, separandola dall'aria fredda, pungente. Mentre corro il mio pensiero diventa attivo, espandendosi. Mi domandavo se a farmi muovere fosse stata la mia volontà o l'adrenalina accumulata durante la settimana, tanta da portarmi a scaricarla così, correndo. Volontà o meno, sono giunto alla conclusione che siamo destinati a dover correre, affinchè si possano cogliere quanti più momenti significativi nella nostra Vita, come raggiungere la fine di un lungomare, un percorso, per poi godersi l'Alba che, lentamente, nasce sotto i nostri occhi. Si corre anche con la mente, per raggiungere luoghi dove ci si possa sentire a Casa, dove poter trovare Pace: unLuogo sicuro da cui Ripartire. Senza rendermene conto, il mio respiro si faceva sempre più affannoso, le gambe iniziavano ad appesantirsi.. abbassai il ritmo gradualmente, non avevo voglia di fermarmi, volevo veder nascere il Sole all'orizzonte prima di Fermarmi, prima di tornare a Casa. La Volontà di chi sa Correre. #nessunoenessuno