Amo stare qui,
ad Ascoltarti,
con gli Occhi all' Orizzonte,
la Mente che guarda Avanti.
Il Fuoco brucia,
arde la Passione,
riscalda i Cuori.
La Brace non si spegne,
la Notte non è mai buia.
Continuo ad Ascoltarti.
Ghiaccio ero e Ghiaccio torno. Ghiaccio vivevo e Ghiaccio vivo. Dentro Fiamma. Arriverà il Disgelo. Sonno dei Sensi Sensibili cala Muovo passi Immobili e Invisibili ai Più. Dentro Fiamma. Inestinguibile. Divenire Presente.
Quando siamo qui in Taberna perdiam tutti. La Lucerna... #nessunoenessuno
WOLFMARE
In taberna quando sumus
Non curamus quid sit humus
Sed ad ludum properamus
Cui semper insudamus
Quid agatur in taberna
Ubi nummus est pincerna
Hoc est opus ut queratur
Si quid loquar, audiatur
Quidam ludunt, quidam bibunt
Quidam indiscrete vivunt
Sed in ludo qui morantur
Ex his quidam denudantur
Quidam ibi vestiuntur
Quidam saccis induuntur
Ibi nullus timet mortem
Sed pro Baccho mittunt sortem
Primo pro nummata vini
Ex hac bibunt libertini
Semel bibunt pro captivis
Post hec bibunt ter pro vivis
Quater pro Christianis cunctis
Quinquies pro fidelibus defunctis
Sexies pro sororibus vanis
Septies pro militibus silvanis
Octies pro fratribus perversis
Nonies pro monachis dispersis
Decies pro navigantibus
Undecies pro discordaniibus
Duodecies pro penitentibus
Tredecies pro iter agentibus
Tam pro papa quam pro rege
Bibunt omnes sine lege
Bibit hera, bibit herus
Bibit miles, bibit clerus
Bibit ille, bibit illa
Bibit servis cum ancilla
Bibit velox, bibit piger
Bibit albus, bibit niger
Bibit constans, bibit vagus
Bibit rudis, bibit magnus
Bibit pauper et egrotus
Bibit exul et ignotus
Bibit puer, bibit canus
Bibit presul et decanus
Bibit soror, bibit frater
Bibit anus, bibit mater
Bibit ista, bibit ille
Bibunt centum, bibunt mille
Parum sexcente nummate
Durant, cum immoderate suffice
Bibunt omnes sine meta
Quamvis bibant mente leta
Sic nos rodunt omnes gentes
Et sic erimus egentes
Qui nos rodunt confundantur
Et cum iustis non scribantur
Quando siamo nella taverna
Non pensiamo a quando saremo polvere
Ma ci affrettiamo al gioco
Che finisce sempre per spogliarci
Qual che accade nella taverna
Dove comanda il danaro
Si farebbe bene a chiederlo
Se qualcosa si risponde, sarà ascoltato
Qualcuno gioca, qualcuno beve
Qualcuno vive in modo peccaminoso
Ma di coloro che si cimentano al gioco
Alcuni ne escono nudi
Altri rivestiti
Altri indossano sacchi
Qui nessuno teme la morte
Ma tentano la sorte in nome di Bacco
Il primo è per il mercante di vino
Per il quale brindano i libertini
Il secondo per i prigionieri
Il seguente lo bevono per i vivi
Il quarto per tutti i Cristiani
Il quinto per i morti nella fede
Il sesto per le sorelle smarrite
Il settimo per i guardiacaccia
L'ottavo per i fratelli che peccano
Il nono per i monaci dispersi
Il decimo per i marinai
L'undicesimo per i contestatori
Il dodicesimo per i penitenti
Il tredicesimo per i viaggiatori
Dal Papa al Re
Bevono tutti senza legge
Beve la donna, beve l'uomo
Beve la milizia, beve il clero
Beve quello, beve quella
Beve il servo con l'ancella
Beve il veloce, beve il lento
Beve il bianco, beve il nero
Beve il costante, beve il distratto
Beve il grezzo, beve il raffinato
Beve il povero e il malato
Beve l'esule e lo straniero
Beve il fanciullo, beve l'anziano
Beve il vescovo ed il decano
Beve la suora, beve il frate
Beve la vecchia, beve la madre
Beve questa, beve quella
Bevono in cento bevono in mille
Difficilmente 600 denari
Durano, quando immoderatamente
Bevono tutti senza limite
Benché bevano a mente lieta
Siamo noi gli unici che tutti rimproverano
E così siamo mendicanti
Siamo maledetti coloro che ci calunniano
E che non vengano ricordati tra i giusti
Ferma, la mia mano sul Petto sento il Tuo Battito. Fermo, seduto nel Punto, dove mi trovasti. Fermi, i nostri Corpi avvolti dall'Amore. #nessunoenessuno
Senza Suono fa Rumore la Parola. La Parola si moltiplica e Senza Suono diventa un' Eco. Passa valli e fiumi, si inerpica su cime di roccia, poi scende verso la piana estesa, si avvolge, si impregna di odori e colori strappati a cielo e terra. Tocca il mare, sa di Sale. Gravata dal Peso del Silenzio scivola veloce a colmare l'Assenza. Bussa alla porta. Tu Apri. Io Sono.
Nel grande parco che circonda la Casa in un abbraccio, crescono siepi di alloro e di bosso. E silenziosi continuano a respirare gli alberi secolari affondando le radici nella Storia Antica di quel luogo. Le pietre, levigate dall'acqua che erompe copiosa dal ventre del monte smussando le asperità e lavando via la polvere del tempo, giacciono placide. Ogni giorno si rinnova il miracolo e la Storia rinasce a nuova vita. Dalla fonte delle Mille Bocche fluisce rapida l'acqua in giochi di intrecci e sovrasta le voci del Bosco che domina la Casa. Nei momenti in cui tutto è sospeso e ascolta, l'acqua racconta... Racconta dei passi che hanno attraversato i viali, passi lievi e passi pesanti, passi di gioia e passi di dolore, che le pietre testimoniano in forma di benevole statue di Numi che inneggiano alla Prosperità del Luogo e della Casa, fissate per sempre in attimi di Gioia fuori del tempo a memoria di Felicità passate. Passeggio calmo penetrato dalla quiete, divento una cosa sola con l'aria del Tempo. Nulla ha un Passato, nulla ha un Futuro, non ha un Presente. Ha un altro Tempo dove la Meridiana non ha ombre nè luci, ma guarda attonita lo scorrere di una Dimensione dove è mera invenzione e dove gli eventi si svolgono in una realtà diversa da quella scandita abitualmente. Dove si Cammina quando è Tempo e ci si Siede quando è Tempo...senza tempo. Lontano da tutto, accelero il passo verso il Sedile di Pietra. Mi siedo e divento Pietra. Il respiro si alleggerisce, finalmente ricevo Aria. Da fermo respiro ed ogni cellula si anima, elabora i passi precedenti, li fa suoi, li custodisce, si lascia coprire dal velo del Tempo, fino al momento in cui sul Sedile di Pietra torna a sedersi la Forma che mi appartiene, mi osserva muta, entra. Mi ritrovo nelle mie Vesti , l'Aria torna limpida. Mi alzo. Andiamo. Guardo la meridiana che segna l'ora del tempo e mi accorgo che il Tempo è arrivato, si è seduto accanto a me nell' Attesa, l'ha resa un Sogno e mi ha restituito la Realtà, fino al prossimo Sedile di Pietra dove mi siederò mentre Cammino verso la Strada senza Sedili di Pietra. #nessunoenessuno
In Attesa, Resto distante quieto Ascolto il Mare. Resto, non mi sento Solo, mi sento Atteso. Resisto, il Vento tira forte sradica le Rocce. Ascolto. assorbo il Silenzio nell'Attesa, Compagna fedele. Attendo. Paziente. Sto.
Libero circondato di Aria, L'Ultimo Peso è caduto. Lieve ma Pesante ancora mi tratteneva. Candido Lino Pesante di Antiche Lacrime. Cammino verso di te Luce del Mio Tempo, La mia Strada seppur sottile, Precaria a Tratti e in balìa dei Venti, ha un'Unica Direzione. Non c'è Passo dietro di me su cui possa tornare... #nessunoenessuno
Brilli da lassù con Occhi d'Amore, Stella intensa illumina il mio Mare. Guidami, verso la mia Terra. Vestimi di Luce, confondi il mio Nemico. Ascolto un Suono Lontano, Vicino al mio Essere. Ripete Pensieri che Trasformo in Parole: "Resto Fissa e Irradio. Naviga in tutti i Mari. Da me Torni. Altrove acceco, a te do Luce".
Ho chiuso la Porta perchè nessuno scorgesse la Luce della Nostra Stanza. Ho chiuso piano perchè Tu non udissi il Rumore e il tuo Cuore non avesse Paura. Ho chiuso la Porta perchè la Luce basta solo per Uno. Ho chiuso piano in attesa dei tuoi Passi.
Si Muove dentro Me, vibra Forte, batte il Tempo. Onda Elettronica, attraversi Circuiti unendo i Contatti. Energia che Corre In un Vortice senza Inizio nè Fine. Da Sempre.
Sempre Quiete le mie Acque. I Marosi non toccano il Fondo. Tutto è Immoto nel Cuore delle Acque. Alte Onde increspano la Superficie, si Ergono e si Spengono nello stesso Momento, Fiere ma non Vincitrici, non scalfiscono il mio Procedere. E a Capo Chino, si Ritirano Sempre Quiete.
I miei Occhi non vedono, Sentono la Luce. Forte, segna la mia Strada. Vedo il Cammino. I Passi non sono Incerti. La Luce segna il Tempo. Il Tempo cammina con Me.
"Blue Eyes. I don't Sleep at Night. I see You all the Time. My Glass is empty, empty of You. You stare at me, my Glass is Full". #nessunoenessuno Ode all' Insonnia. Realtà in cui "Vedi". Senza visioni l'Occhio Guarda, si Apre, Raggiunge...
Mia Amata Pauline, questa volta non è come le altre volte. A te non posso negarlo, lo sai. Ogni volta che partivo per solcare i mari, non avevo pensieri, perchè nulla mi legava alla terraferma. Adesso ho te e nostro figlio, Michel. Ho solo avuto il tempo di vederlo uscire dal tuo ventre e porgertelo tra le braccia.
Leontine esitò per qualche istante, incapace di muoversi, poi si
lasciò trasportare dalla musica e cominciò a muoversi sinuosa abbracciando il palo come un’amante. Non si sentiva un respiro nella sala, ma le presenze erano percepibili dal miscuglio di odori e profumi che arrivavano da sotto il palco...fumo,cipria, sudore, deodorante e Dio sa cos’altro ancora…
Dal Cono di Luce che Venere Generosa profuse quel mattino , emerse il tuo Volto, che Hypnos Geloso aveva tenuto sul suo Grembo. Ti lasciò andare quel Dio Potente di Sogno, ti consegnò nelle mani della Dea perchè tu riaffiorassi di Bellezza vestita. Gli Occhi di Stella del Mattino, le Labbra di morbida Polpa, macerata nel Sogno d'Amore. Vera apparisti e Vivida, lasciato il Buio. Tenero Fiore di Immarcescente Materia.