giovedì 12 giugno 2014

The Red Queen - La Battaglia 1

Aymeric estrasse il cannocchiale, fissandovi dentro lo sguardo.
Una rapida spazzata all’orizzonte e lo richiuse con un colpo secco, passandolo bruscamente al tenente Highbury, stringendo il pugno con un gesto di stizza.
Doveva rimanere calmo, si disse, freddo. Non doveva mostrare segni di debolezza all’equipaggio.“Dannati Invasori, siamo già a portata di tiro. Dovremo affrontarli”, disse rivolto al tenente.
Highbury avrebbe voluto domandare perché rimanere fermi ad aspettare che arrivassero quasi sotto la Nave, invece di approfittare del vento in poppa per avvantaggiarsi e rompere le fila nemiche, ma in quei frangenti era impossibile parlare al Capitano.
Aymeric guardava fisso davanti a sé il vascello e le galere che si avvicinavano sempre di più. Venti navi disposte su due file e una retroguardia di imbarcazioni più piccole, cinque sciabecchi poco discosti dallo schieramento.
Capì subito che gli sciabecchi erano carichi di munizioni, la battaglia si annunciava dura, ma potevano diventare armi formidabili. “ Se solo potessimo appiccare il fuoco…” pensò Aymeric, mentre già si delineava un piano nella sua testa.
“ Fate ammainare le vele, Highbury. Non dobbiamo dare riferimenti” , ordinò freddamente al tenente. “Loro sono in superiorità numerica, ma guardi il sole” disse con un sorriso soddisfatto consultando il cielo “La Meridiana indica le due del pomeriggio. Presto saranno abbagliati , e se ho capito bene chi comanda la flotta...” e qui una risata profonda e di cui solo lui conosceva i motivi segreti gli sgorgò dalla gola “... se ho ben capito chi si nasconde dietro quella bandiera rossa…mirerà dritto al sartiame e alle vele. Non esponiamole. Ci serviranno quando faremo ritorno con il prigioniero e il bottino.”
Highbury lo guardò esitando. Aymeric indovinò la domanda e disse con gli occhi fissi in quelli del tenente “Ne voglio solo uno. Il resto lo prenderà il mare…”

L’uomo rimaneva immobile, presagendo una carneficina. Non aveva mai navigato con Lord Aymeric, però aveva sentito le storie che si raccontavano su di lui … giusto e spietato.
“Avanti, Highbury, scenda! Si assicuri che tutti siano armati e ai loro posti. Prevedo che ci troveremo gli Invasori a bordo in tempo brevissimo”, disse Aymeric poggiandogli una mano sulla spalla.
“ Aye, Aye, Capitano! “ rispose Highbury mettendosi sull’ attenti, e si voltò per andare a dare gli ordini agli uomini. Highbury era l'ufficiale addetto ai cannoni e alla disciplina ma per la prima volta tremava mentre impartiva l'ordine di approntamento ai cannonieri.
Guardò fuori. Le navi degli Invasori si avvicinavano rapidamente.
"Il fuoco, l'ho sentito mormorare…" pensò il giovane tenente, poi l' illuminazione. "Capitano! Capitano Aymeric!", iniziò a gridare giù dal ponte.
Aymeric,in piedi sul cassero di poppa, accolse il richiamo, facendo cenno di salire verso di lui.
"Signore...", esordì ansimante Highbury "...Palle di piombo....rivestite di pece....Fuoco, Capitano!"
Aymeric annuì. Le aveva viste. Ed era rischioso: avrebbe dovuto aspettare che si avvicinassero ancora di più, per far si che il tiro dei cannoni avesse possibilità di successo. "Highbury,non abbiamo molto tempo. Si muova e dia l'ordine di lanciare quando si troveranno a 40 yarde da noi.”, ordinò.
Highbury si limitò ad accennare un sì con la testa e si diresse rapidamente a dare le nuove disposizioni agli uomini che si muovevano febbrili sul ponte. Il momento non si fece attendere.
Le navi degli Invasori erano a portata di tiro: un cenno di rapida intesa con il Capitano Aymeric e Highbury urlò l'ordine di lanciare: fu un istante, poi si sentì il boato dei cannoni della Red Queen. Passarono pochi secondi, ed altre esplosioni si udirono rimbombare da più parti.

 Questa volta volta venivano dal mare, gli sciabecchi erano stati colpiti innescando una reazione a catena. Il fuoco si espandeva rapidamente da un’imbarcazione all’altra portato dal vento come un domino di morte, e poche imbarcazioni riuscirono a salvarsi. Non i loro uomini, infilzati uno ad uno mentre si arrampicavano sulle mura della nave.
La fitta nebbia creata dal fuoco delle galere e dallo zolfo dei cannoni,si andava via via diradando. Ora il vascello degli Invasori, si mostrava in tua la sua grandezza.  Aveva tre ponti (uno in piú della Red Queen) e doveva avere almeno 50 cannoni.

Aymeric, respirando finalmente aria e non l’acre fumo dei colpi esplosi, richiamò il suo Primo Ufficiale: “McAllister! Uomini alle vele! Rapidi! Dobbiamo trovarci in posizione prima che si aprano un varco tra le fiamme. Devo salire su quel vascello che batte bandiera rossa”… "Signorsì", rispose McAllister mettendosi sull'attenti e rivolto al Nostrmo urlò gli ordini ricevuti: "Nostromo, uomini alle manovre! Timoniere, virare a dritta! Caricate i cannoni! Pronti all'arrembaggio!".
Il Nostromo tirò fuori il fischio  e trasmise gli ordini agli uomini alle vele aggiungendo : "Aprite il fiocco, presto!".Effettuata la manovra, McAllister si avvicinò ad Aymeric, in attesa che il Capitano impartisse nuovi ordini. "Dite alla vedetta sulla coffa di avvisarci quando saremo a venti yarde dalla nave nemica.", disse a bassa voce Aymeric. "Fatelo scendere ed ammainate di nuovo le vele. Con l'abbrivio giusto i nostri cannoni saranno all'altezza del loro scafo"
McAllister si dispose ad dare il nuovo ordine mentre il capitano mormoravatra se' e se' :" Bel vascello...bel bottino"...


#nessunoenessuno






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