mercoledì 2 luglio 2014

The Red Queen - 7

Sognava Muireann. Oppure ricordava.
Era tutto molto vivido e tangibile. L'Uomo, la notte, una corsa lunghissima e i piedi nudi graffiati...
Si erano dovuti fermare, la notte era scura e di Luna Nera. Procedevano guidati dall' istinto e dalla paura.
Dalla consapevolezza che la salvezza era Altrove e lì dovevano andare.
Muireann aveva pregato Aymeric di fermarsi piangendo, i piedi feriti, impossibile per lei camminare ancora. Allora Aymeric l'aveva sollevata tra le braccia, ma la fuga rallentava e sentivano vicini i Cinghiali della Vicaria, feroci e selvaggi, drogati opportunamente per essere asserviti come truppe d'assalto della Casa del Comando, agli ordini diretti della Vicaria.
Muireann conosceva bene la ferocia di quei Cinghiali, di stazza superiore a quella di qualsiasi altra avesse mai visto, armati come una macchina da guerra e particolarmente intuitivi ed intelligenti.
Li aveva visti tornare una notte quando era fanciulla, nascosta dietro uno dei pesanti tendaggi che oscuravano le immense vetrate della Sala delle Decisioni, lasciata lì dalla Nutrice che l'aveva cresciuta, la quale era stata convocata d'urgenza nelle cucine. E Muireann quella notte non rusciva dormire. Così la buona donna l'aveva portata fino al piano inferiore e nascosta in fretta con un ramo di glicine, gravido di fiori da mangiucchiare, facendole cenno di non parlare e di respirare piano.
Muireann si era accoccolata in terra fiduciosa, cullando il ramo di fiori, quando sentì avvicinarsi a grandi passi la Vicaria e ne udì la voce dall'accento inconfondibile ordinare di accendere i bracieri e portare le Bevande.
Muireann spesso sentiva mormorare delle Bevande con voce tremante dalle Donne della Casa.
Entrò la Vicaria, vestita di Nero e adornata di pesanti catene che dondolavano cozzando una contro l'altra ad ogni passo dato dalle sue gambe robuste come colonne, appesantite da una pinguedine eccessiva che lei curava immergendosi in vasche di fango per lunghi periodi nella certezza di ritrovare la giovinezza sfiorita. E a questo scopo aveva una piccola truppa di Cinghiali, invecchiati e ormai inservibili per combattere, che estraevano per lei grandi quantità di fango da una cava sotterranea, alla quale si accedeva dalle cantine della Casa.
La Vicaria si sedette su uno scranno ricoperto di un panno rosso cupo e accavallò le gambe lasciando intravedere gli alti gambali gravidi di pugnali fissati ad un numero incredibile di cinghie, lacci, fibbie di bianco argento.
Subito dopo entrò un drappello di Cinghiali e quello che era il più alto per statura e grado parlò, dopo essersi inginocchiato...: " Signora, Capitano del Comando, Vicaria della Madre..l'uomo che ha condotto via il fanciullo è morto. Ecco il suo pugnale, un altro trofeo per la tua Gloria..." " E il fanciullo dov'è?" chiese irata la Vicaria drizzandosi sulla schiena con gli occhi fissi in quelli del Cinghiale . " Pigghulf, volevo il fanciullo, non un pugnale e un cadavere!" gridò , strappando dalle grandi mani dell'Animale il pugnale che lui le offriva servile.
" Voglio quel Figlio del Diavolo!". "Signora,...è fuggito, inghiottito dal Lago del Pensiero.L'Uomo che lo portava con se lo ha spinto su una piccola barca prima che potessimo fermarlo" .La Vicaria rise e disse : " Andiamo Pigghulf...comunque hai eliminato un Emissario dei nostri nemici, quell'Uomo era abile e pericoloso per noi. Meriti un premio" . Fece cenno ad una delle Donne di portarle la coppa in cui era stata versata la Bevanda e, con lo sguardo ammaliante di Maga, la offrì al Cinghiale.
Il resto del drappello, tranne qualche suono rauco e l'odore selvatico che aveva impregnato la stanza, sembrava inesistente, occupato a seguire le evoluzioni dei due sullo scranno.
Muireann sentiva la nausea sempre più forte per la paura, e si rannicchiò ancora, affondando il viso nel profumo del glicine, ma un piede spuntò dal pesante drappeggio....



#nessunoenessuno






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