venerdì 17 aprile 2015

Nove Mesi




Ascoltami: Madredeus - O sonho

Furono nove mesi duri, terribili. Nove mesi per percorrere il Periplo del Mondo,lungo la sottile e stretta linea dell'Equatore.
In altri tempi, li avrei affrontati con spensieratezza e curiosità,ma quella volta fu diverso: passavano i giorni,cresceva sempre più la pancia di Pauline.
Ed io provavo ad immaginarla col pancione fuoriuscire dal suo corpo minuto.
Nessuna foto, immagini e nemmeno poter sentire la nostra voce in questi lunghi e interminabili nove mesi, ma solo parole scritte.
Avevamo deciso di osservarci parlando di noi, di cosa vedevamo durante tutto questo tempo e ritrovarci di nuovo insieme godendoci i frutti del mio ritorno.


Il mare non distoglieva i miei pensieri, la mente andava a Pauline e alla creatura che le cresceva nel corpo. Superavo burrasche, notti insonni al timone in silenzio, ma appena avevo un pò di tempo scrivevo, sfogavo i miei pensieri su un pezzo di carta, urlavo il mio Amore.
Ogni volta che toccavo terra era una gioia: se per altri era il momento per dar sfogo alle loro voglie, per me era il momento di poter sentire la mia Pauline.
Su quella carta, sentivo il suo profumo, il sapore delle lacrime, i suoi umori,il calore del suo 
abbraccio.Mi rinchiudevo in quello spazio, infinito, dove avevo la sensazione di poterla toccare, sentire il suo respiro, sentire le sue labbra calde rosso fuoco, su di me.
Questo dava un senso al mio essere lontano: la distanza ci faceva essere più vicini che mai.
Un giorno Pauline, mi inviò una lettera in bianco, con in calce la sua firma e lo stampo delle sue labbra. Capii quel suo gioco, e iniziai a scrivere. Le inviai anch'io una lettera in bianco, con un nodo, il nodo del sangue.
In quelle pagine bianche, c'era tutto il nostro Amore e quel nodo rappresentava il nostro legame, indissolubile.
Intanto i giorni passavano, il momento di tornare a casa si avvicinava sempre di più, ma io già mi sentivo a casa.
Casa era il continuo contatto con Lei.
Nove mesi, il tempo di una gestazione, lenta e piena di Vita.
La Creazione che rafforza il Legame.Un Legame fatto di sudore,lacrime, sangue e sale sulle ferite.Di lettere interminabili, dove, con gli occhi nostri, raccontavamo com’era il Mondo che ci circondava, di tramonti e albe che ricordavano quanto il Tempo del mio ritorno fosse breve.
Presto avrei ritrovato Pauline, col suo bel pancione.
Presto avrei visto venire alla Luce nostro Figlio.


#nessunoenessuno








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