lunedì 20 ottobre 2014

Red Queen - La Visione di Aymeric

Dopo aver affrontato una lunga e devastante battaglia ed aver catturato e strappato la Mappa al Capitano degli Invasori, Lord Aymeric, spossato, cade in un torpore dal quale lo risveglierà soltanto una Visione di Sangue e Vita...

THE RED QUEEN - Racconti Precedenti




Più si avvicinava alla Destinazione, più le notti si facevano insonni ed agitate.
Uno stato di inquietudine accompagnava Aymeric tanto da renderlo meno visibile in coperta, durante le manovre o durante i consueti pasti con gli ufficiali. Preferiva pranzare e cenare in camerino.

Passava il tempo a meditare. Cercava, esplorando ogni angolo recondito della sua mente, la causa di questo malessere.
Così gli aveva insegnato: esplorare la propria psiche, aiutava a trovare i punti deboli per poi fortificarli.
Ma più il tempo passava, più Aymeric si sentiva pesante:”A stento riesco a respirare come si deve.Sento una grande forza che spinge dentro me. Muireann, sei tu?” Si domandava mentre teneva il ventre con le mani all’altezza del punto energetico che Muireann gli aveva spiegato come attivare per riequilibrarsi.
Si alzò,dirigendosi verso lo specchio. Specchiandosi, vide il proprio volto trasformato: era pallido, di un bianco cadaverico; gli occhi avevano perso il blu del mare per diventare neri come la notte.
Si affacciò per scrutare l’orizzonte.Il vento spirava forte da levante, le nuvole correvano rapidamente per raggrupparsi :”Sarà una notte di tempesta…” pensò sospirando, sapeva a cosa stava andando incontro.
Erano giorni che non s’informava di come stesse procedendo la navigazione, così, chiamò McAllister: ”Mylord” esordì :”Stiamo dirigendo al punto da lei segnato.Tra sette giorni saremo lì.”
Aymeric annuì, cercando di nascondere la propria sofferenza :”Stiamo andando incontro a una tempesta, McAllister.Non sappiamo cosa ci aspetta a destinazione.Sospendete le esercitazioni e da oggi doppia razione a pranzo.Eseguite.”
“Aye, aye!!” Mc Allister si affrettò ad andare a dare le nuove disposizioni mentre Aymeric si buttava spossato sul letto.
Sentiva sulle lenzuola l’odore di Muireann e con quel profumo presto cadde in un sonno profondo ed agitato.
Aprì gli occhi improvvisamente, credendo che fosse arrivato il giorno, invece dall’oblò vide che era calata la notte...una strana notte nero pece senza stelle, senza luna, senza nubi.
Era come se l’aria si fosse addensata intorno alla nave e si fosse infittita togliendo colore a tutto, da quel momento cominciò a sentire il corpo leggero, a dire il vero lo vedeva addormentato, ma lui era in piedi sulla porta della cabina e stava uscendo sul ponte attirato da un’ irresistibile forza.
“Dormo” si disse, “dormo e sogno, ma sono tuttavia sveglio”..quasi ridendo di se stesso a passi veloci raggiunse l’aria aperta e provò a respirare a pieni polmoni..Un vento caldo entrò nella sua bocca soffocandolo e facendolo boccheggiare, tossì a lungo, sputò più volte, cercò di respirare finchè il respiro divenne un rantolo, poi una lama di luce livida gli ferì gli occhi e udì una voce metallica dire “ E’ entrata, la Bestia è entrata, guardate, gli occhi sono neri…”, poi quel globo di aria nera e fitta che avvolgeva la nave venne spaccato in due come da una sciabola invisibile e nella luce livida apparvero sette cavalieri…


Una stretta fitta al ventre, teneva senza fiato Aymeric.Si contorceva dal dolore, sentiva spingere. come se qualcosa volesse uscire dall’interno.
Affondò le mani, a trovare l’origine di quel suo dolore.Gli occhi si spalancarono,vedendo un’intensa luce che a mano a mano gli veniva incontro, fino ad avvolgerlo completamente.
Fu in quel momento, urlante, tirò fuori ciò che aveva dentro: vide la sue mani, rosse di sangue e placenta, e tra queste la figura di un neonato che lo fissava.
Aymeric lo pulì e lo strinse a se.In quel momento il dolore iniziò a calmarsi,lasciando spazio al pianto emotivo di chi diventa padre per

la prima volta.
Ma non poteva permettersi di abbassare la guardia: sullo sfondo, notava sette figure, sette ombre che giungevano verso di lui.
Aymeric, si risvegliò da quel sogno, mai così vivo, ma così reale.D’istinto si guardò le mani: erano rosse, rosso sangue.
Capii che non era un sogno qualsiasi,che Muireann aveva dato luce alla loro Vita. Fuori la tempesta infuriava.Uscì dal suo alloggio, non curandosi di stare nudo,di corsa si arrampicò sulla maestra della Red Queen.
La pioggia battente e i lampi ne mettevano in risalto l'imponente figura. Restava immobile, fisso a guardare l’orizzonte, ora unito alle nubi nere, le lacrime si confondevano con la pioggia.Rabbia e gioia si mescolavano in lui,fino ad esplodere in un grido:”Muireann!Vi proteggerò!”


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